Reato di Omicidio Stradale: presto potrebbe essere realtà

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Mario Valducci, presidente della Commissione Trasporti della Camera, a margine dell’incontro Sicurezza stradale, cantiere aperto, ha promesso che a settembre inizierà la discussione in Parlamento per introdurre nel Codice della strada il reato di omicidio stradale.

Il nuovo reato prevede l’arresto in flagranza di reato, la revoca definitiva della patente, una sorta di ergastolo dlela patente, e una pena che va dagli 8 ai 18 anni nel caso in cui un guidatore provochi un incidente con lesioni gravi o morte dopo essersi messo alla guida in condizioni di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

A sostenere l’introduzione di tale reato nel codice della strada c’è l’Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale (ASAPS), ma tutto è partito con un lavoro comune tra l’Associazione Lorenzo Guarnieri, l’associazione Gabriele Borgogni e l’ASAPS, insieme al comune di Firenze, l’ACI e la polizia municipale di Firenze. Per chi volesse firmare la petizione, si può fare direttamente online mediante il sito: omicidiostradale.it

In sintesi, la legge prevederà:

1. CAMBIO NOME, DA OMICIDIO COLPOSO A OMICIDIO STRADALE: perché chi guida ubriaco o sotto effetto da stupefacenti, sa che può uccidere.

2. PENA DA 3-10 ANNI A 8-18 ANNI: anche con il patteggiamento e il rito abbreviato, si fa almeno un giorno di carcere o di misura restrittiva.

3. ARRESTO SENZA ALCUNA MISURA CAUTELARE E ARRESTO IN FLAGRANZA DI REATO: serve da deterrente e si pone rimedio a una distorsione per cui un borseggiatore colto in flagranza a rubare 100 euro va in prigione e chi uccide con l’auto ubriaco e drogato no.

4. PATENTE, DA REVOCA TEMPORANEA A ERGASTOLO DELLA PATENTE: l’introduzione della nuova legge prevede che a chi uccide sotto l’effetto di droga e alcol sarà tolta definitivamente la patente in caso di omicidio.


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