Rifornimento benzina, nuova regolamentazione: Istruzioni per l’uso

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Rifornimento benzina

Per limitare gli abusi nell’autocertificazione dei costi di carburante e contrastare l’evasione fiscale, il governo ha messo a punto un nuovo sistema di norme e disposizioni, in modo da  garantire la tracciabilità dei pagamenti.

Le spese per l’acquisto di carburante saranno deducibili esclusivamente a seguito del pagamento mediante carte di credito, carte di debito o carte prepagate.

Le nuove norme sulla detrazione fiscale del rifornimento di carburante per tutte le auto aziendali stanno mettendo in difficoltà molti liberi professionisti, soprattutto in relazione ai mezzi per cui è possibile ottenere le detrazioni.

A seguito di una richiesta di chiarimento l’agenzia delle entrate ha infatti emesso una circolare che cerca di spiegare i punti salienti della normativa.

Andiamo a vedere nello specifico di cosa si tratta:

  • È obbligatorio effettuare il pagamento con mezzi tracciabili (carte di credito, bancomat, carte prepagate) preferibilmente intestate all’azienda, per tutti i mezzi ad uso esclusivo aziendale al fine di contrastare frodi ed evasioni.
    Se è il dipendente invece ad anticipare la spesa con il proprio bancomat o carta di credito, dovrà dimostrare di aver pagato con mezzi tracciabili e dovrà presentare lo scontrino del POS, per poi compilare una nota spese per ottenere il rimborso. Successivamente l’azienda pagherà la nota spese obbligatoriamente con bonifico o altro mezzo tracciato.
    Solitamente molte delle compagnie petrolifere, emettono le fatture elettroniche obbligatorie soltanto una volta al mese se il pagamento viene effettuato tramite carta carburante prepagata.
  • La fattura elettronica dovrà essere emessa obbligatoriamente a seguito dell’acquisto di benzina o gasolio per rifornire il motore di un autoveicolo, non deve essere emessa infatti per l’acquisto di carburante per rifornire utensili da giardinaggio, impianti di riscaldamento o altri attrezzi.
  • Se oltre al rifornimento di carburante il consumatore acquista anche olii lubrificanti, servizio di lavaggio del mezzo, o accessori auto, la fattura riepilogativa sarà unica, in formato elettronico e dovrà essere trasmessa tramite Sdl (Sistema di Interscambio)
  • La fattura elettronica dovrà conseguentemente essere emessa utilizzando un pc, uno smartphone o un tablet.

Un altro punto che l’agenzia delle entrate ha cercato di chiarire è l’obbligatorietà di aggiungere la targa nella fattura elettronica, seppur consigliato non è strettamente necessario.

Tuttavia in caso di grandi aziende con un parco auto vasto, come è possibile associare la fattura elettronica al giusto mezzo?

Una soluzione potrebbe essere dotare ogni veicolo di una carta prepagata così da eliminare ogni problema di identificazione del mezzo e rendere più agevole il lavoro della rendicontazione.

Possono essere dedotte dal reddito del professionista solo le spese per il rifornimento del veicolo utilizzato nell’esercizio della propria professione.

Nel caso  di noleggio o leasing, ad esempio, non sarà possibile scalare il carburante dalle imposte. È bene ricordare che le spese relative al veicolo aziendale non sono deducibili dal reddito al 100%, ma soltanto al 20%, mentre l’Iva può essere detratta nella misura del 40%. Anche le spese di manutenzione e rifornimento rientrano in questi limiti.

Queste normative interessano tutti i professionisti a partita IVA mentre rimangono esonerati da questo obbligo i privati consumatori.

Un’unica carta che rende facile la rendicontazione esiste

Recentemente è stata lanciata sul mercato una carta prepagata che si chiama Soldo Drive ed è possibile utilizzarla in tutti i distributori d’Italia e d’Europa (IVA non detraibile). Nel caso si possegga più di un’auto aziendale, è possibile richiedere un numero illimitato di carte.

Soldo Drive è in grado di semplificare le operazioni di pagamento, tracciabilità e rendicontazione, in modo da snellire il processo di gestione dell’azienda e risparmiare tempo e denaro.


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