Le ultime truffe auto: come difendersi

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truffe autoSono tante le truffe auto messe in atto da malviventi ai danni di malcapitati automobilisti. Le ultime sono una vera e propria evoluzione del gioco dello specchietto e puntano a spillare denaro, rubare la vettura e trafugare valori all’interno dell’abitacolo. Per sapere come difendersi basta conoscerle in modo approfondito e, naturalmente, munirsi di una buona assicurazione furto-incendio. Le ultime truffe auto avvengono nelle più disparate situazioni: quando l’automobilista cerca di vendere l’auto, quando circola normalmente su strada e quando si trova in sosta in un parcheggio. Come segnalato dal magazine Alla Guida, le ultime truffe auto prendono il nome rispettivamente di truffa della vendita auto con bonifico, truffa del pongo e truffa del mazzo di chiavi.

Ecco in cosa consistono.

La prima tra le nuove truffe auto sorprende gli automobilisti che si accingono a vendere la vettura su Internet, tramite siti di annunci specializzati. Si tratta della truffa della vendita auto con bonifico, che avviene in questo modo. Il malcapitato pubblica un annuncio per vendere l’auto e viene contattato da un sedicente acquirente residente all’estero. Quest’ultimo telefona o inizia a comunicare tramite e-mail mostrandosi interessato all’auto, pur senza chiedere di visionarla perché risiede, appunto, fuori dall’Italia. A questo punto il truffatore chiede i dati bancari per poter effettuare il bonifico in acconto o a saldo, ed è proprio qui che scatta la truffa. L’automobilista inizierà a ricevere una serie di comunicazioni da parte di Autorità straniere che chiedono oboli, diritti o tasse per effettuare il trasferimento: si tratta di cifre non esorbitanti (dalle 100 alle 400 euro), per questo molti venditori cadono in questo tipo di truffe. Naturalmente non esiste nessuna Autorità, perché si tratta di comunicazioni inviate dal malvivente (tra l’altro non interessato in alcun modo ad acquistare la vettura) per spillare pochi spiccioli.

La seconda delle truffe auto è la truffa del pongo. Questa rappresenta la vera evoluzione del gioco dello specchietto, per giunta ancora praticato. L’inganno si verifica durante i sorpassi. Mentre le due vetture si affiancano, i truffatori lanciano alla vettura che supera una palla di pongo che simulerà un danno (graffi alla carrozzeria in genere). Terminata la manovra, inizieranno a lampeggiare o suonare per intimare al malcapitato di fermarsi e scendere. Una volta sceso, faranno notare all’automobilista sia i graffi sulla sua vettura che su quella dei truffatori e gli sarà attribuita la colpa del danno per sorpasso imprudente. Come difendersi? Tutelarsi dalla truffa del pongo è semplice. Di solito queste bande non cercano di mettere in moto il meccanismo di risarcimento Rc auto, ma provano a farsi consegnare somme immediate e in contanti (attorno alle 200-300 euro di solito). Se l’automobilista insiste nel coinvolgere le assicurazioni e le Autorità, magari contattando la Polizia Municipale, i truffatori si dileguano in un attimo.

L’ultima delle nuove truffe auto è la truffa del mazzo di chiavi, che avviene di solito in grandi parcheggi e ai danni di donne e anziani. Quando l’automobilista apre la vettura per uscire dal parcheggio (del supermercato, ma molto più spesso delle Poste o della propria banca), viene avvicinato da un soggetto che con fare affabile gli comunica che, poco più in là, è stato smarrito un mazzo di chiavi, che si trova ancora in terra. Naturalmente si tratta di una menzogna. Appena l’automobilista si allontana con la vettura aperta il gioco è fatto: i truffatori arraffano il più possibile dall’abitacolo: la borsa, occhiali da sole e altri valori, se non le stesse chiavi dell’auto per rubarla.


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