Stati Uniti: obbligatoria in auto la frenata di emergenza

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La sicurezza in auto è una priorità negli Stati Uniti, che entro il 2022 introdurranno la frenata di emergenza automatica obbligatoria. Il numero di incidenti stradali è cresciuto vertiginosamente così come il numero dei risarcimenti assicurazioni e il Governo ha ravvisato nell’installare il dispositivo elettronico su tutte le vetture una delle soluzioni idonee a ridurre gli incidenti. L’accordo è stato siglato da ben 20 case automobilistiche (tra le più famose al mondo) senza alcuna imposizione, e dall’ente americano National Highway Traffic Safety Administration. La frenata di emergenza di serie sarà presente nelle auto a marchio Audi, Bmw, General Motors, Nissan, Porsche, Toyota, Volkswagen, Volvo e altre a partire dall’entrata in vigore dell’obbligo.

L’iniziativa segue l’obbligatorietà dell’ABS (Sistema anti-bloccaggio dei freni) e dell’ESP (controllo di satbilità), vigente negli Stati Uniti dal 2007. La frenata automatica è conosciuta oltre oceano come AEB, ovvero “Automatic Emergency Branking” e ha lo scopo di prevenire o ridurre l’impatto con altre vetture, pedoni o animali dovuti al malfunzionamento del veicolo o responsabilità dei conducenti. A far data dal 1° settembre 2022 la frenata di emergenza verrà installata su auto e camioncini sotto i 3878 kg, al contrario, per i mezzi pesanti (sotto massa pari a 4535 kg), l’obbligatorietà scatterà dal 2025. L’efficienza del nuovo sistema è già stata testata: la frenata di emergenza sfrutta laser, videocamere e radar per identificare il sinistro in avvicinamento. Il funzionamento è semplice. Messa a fuoco l’emergenza, il meccanismo averte il conducente dell’incidente imminente sia con segnale acustico che con una visualizzazione su display. Se i riflessi del guidatore non si attivano (è il caso di un malore improvviso o di un colpo di sonno), le auto freneranno in automatico evitando l’impatto.

Ogni casa automobilistica utilizzerà il proprio modello di frenata automatica, ma il funzionamento generale è quello descritto. L’entrata in vigore dell’obbligo è già stata anticipata di tre anni e, in questo modo –come rivelano le stime della NHTSA-, sarà possibile prevenire 12mila ferimenti e 28mila incidenti negli Stati Uniti. Tali vantaggi si rifletteranno sulla sicurezza in auto ma anche sui bilanci delle assicurazioni, che vedranno un calo del costo risarcimenti.

C’è chi già si augura che anche l’Europa si muova in questa direzione per dire addio ai tamponamenti o per ridurne le conseguenze, ma per ora, bisogna accontentarsi di acquistare auto con il dispositivo di serie (come Fiat Panda ad esempio)


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