DS 3 Crossback La Premiere: giovane e molto chic

Di

Il nuovo SUV compatto DS 3 Crossback riesce a combinare glamour, comodità e tecnologia assai sofisticata. Dal punto di vista estetico è caratterizzato da una silhouette imponente, rinforzata da dettagli che suggeriscono modernità e raffinatezza.
Oltre al modello base, brilla per raffinatezza versione speciale La Premiere particolarmente chic e ricca di contenuti disponibile in ben cinque diversi motorizzazioni. La carrozzeria è disponibile nelle tonalità nero perla, bianco perla, grigio artense e grigio platinum (quest’ultima con il tetto in colore rosso diamante a contrasto). Splendidi anche i cerchi in lega da 18 pollici Monza, dal design cesellato. E nell’abitacolo delle sellerie sono interamente rivestite in nappa color rosso rubino, con volante in pelle finissima.

Numerosi i contenuti hi-tech della DS 3 Crossback La Premiere: sono di serie il Drive Assist, la frenata di emergenza automatica fino a 140 km/h (Active Safety Brake). Per quanto riguarda i motori termici che citavamo sopra, due dei tre a benzina sono i più potenti della gamma: PureTech 130 CV e PureTech 155 CV, con cambio automatico a 8 rapporti. A essi si aggiunge il PureTech benzina da 100 CV. I due motori turbodiesel BlueHDi hanno rispettivamente una potenza di 100 CV e 130 CV. Il costruttore promette che alla fine del 2019 arriverà anche una versione elettrica, con un’autonomia di marcia compresa tra i 300 e i 400 chilometri e possibilità di ricaricare le batterie all’80% in soli 30 minuti. I prezzi in Italia della DS 3 Crossback Premiere partono da 38.500 euro.

1 commento su “DS 3 Crossback La Premiere: giovane e molto chic”
  1. Riccardo ha detto:

    Mi sembra una vettura di gran classe!


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloMotori.net – Il mondo delle auto e dei motori supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009